Università di Sassari

L’Università di Sassari già da alcuni anni è impegnata in un percorso legato alla sostenibilità e alle buone pratiche per le quali sta investendo in competenze e risorse su diverse aree dell’Ateneo.

L’iniziativa più recente è data dal progetto plastic free, partito quest’anno con l’evento Laurea in piazza che riunisce nella principale piazza di Sassari tutti i laureati dell’Anno Accademico e nel quale sono state donate ai neo dottori, come alternativa sostenibile alle bottiglie in plastica, delle borracce in acciaio e rivestimento interno in ceramica.
Con l’avvio del nuovo anno accademico saranno installate delle fontanelle di acqua nelle varie sedi dell’Università e anche i nuovi iscritti riceveranno in dono le borracce.

L’ateneo sta inoltre investendo sulla creazione della Unissmartgrid, ovvero la realizzazione di una rete di distribuzione elettrica intelligente, dotata di impianti fotovoltaici, che consenta di minimizzare l’uso di energia da rete nazionale a favore dell’autosufficienza energetica.
Il progetto, partito nel 2012 grazie al finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna, ha finora realizzato interventi sull’illuminazione interna ed esterna, sistemi centralizzati di gestione termica, inverter e nuovi motori e l’introduzione di sistemi di domotica che permettono il controllo e l’automazione energetica negli edifici.
Al momento sta per partire la seconda fase del piano indirizzata ai principali poli universitari che porterà ad un’autoproduzione da fonte rinnovabile – fotovoltaico – superiore al 70% del fabbisogno elettrico complessivo.
Sempre nell’ottica del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale è prevista l’implementazione di un sistema ICT per il monitoraggio completo e costante sui consumi e dei flussi energetici presso le varie strutture.
Al termine di questo processo di razionalizzazione l’ateneo passerà da un consumo energetico quantificato in 8.5 milioni di Kw elettrici nel 2012, a circa 5 milioni del 2022, dei quali più di un terzo autoprodotto.

Negli ultimi anni, l’Ateneo ha anche perseguito l’obiettivo della sostenibilità operando sulle procedure amministrative: la registrazione degli esami, i registri elettronici dei docenti, l’iscrizione ai corsi, il protocollo, la trasmissione di atti sono ora operazioni totalmente dematerializzate. Tutto ciò ha reso possibile una drastica riduzione nell’uso della carta, dell’inchiostro per i toner delle stampanti e degli spazi dedicati agli archivi fisici.

L’Università si è anche dedicata alla campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata – RiciclAjò – partita nel 2017 e che ha visto la stretta collaborazione tra Ateneo e Comune per la progettazione di contenitori per i rifiuti e la realizzazione di materiali informativi sul tema della raccolta differenziata.