Università di Firenze

Ridurre i consumi e gli sprechi energetici, favorire la diffusione delle energie rinnovabili, promuovere la tutela del territorio e la mobilità sostenibile. L’applicazione di buone pratiche per l’ambiente e il rispetto verso la natura sono i principi a cui si ispirano sempre di più le politiche dell’Università di Firenze. Questo vale sia per le scelte istituzionali dell’Ateneo, inteso come ente, che in relazione alle tre missioni tipiche dell’Università – didattica, ricerca e trasferimento tecnologico – per le quali lo sviluppo sostenibile è stato assunto trasversalmente come obiettivo strategico nel mandato rettorale di Luigi Dei.

Per quel che riguarda le decisioni assunte dall’Ateneo come azienda pubblica risultano particolarmente significative le azioni condotte nel 2018 e 2019, rese ancora più incisive da alcuni dati:
la distribuzione di 50mila carte dello studente per la mobilità sostenibile in città (l’abbonamento annuale ai mezzi pubblici viene proposto a tutti gli iscritti a una tariffa super agevolata);
l’installazionenelle sedi universitarie di 22 fontanelli che, in meno di due anni, hanno erogato circa 500mila litri d’acqua potabile, pari a 18 tonnellate di plastica in meno nell’ambiente, con un risparmio di 400mila euro per la comunità universitaria;
oltre 20mila borracce distribuite agli studenti;
7 ecotappe per il conferimento di rifiuti particolari a Firenze, Sesto fiorentino e Calenzano;
3 orti ecosostenibili (2 presso la residenza universitaria di Viale Morgagni e 1 al Giardino dei Semplici);
la dislocazione nelle sedi universitarie di appositi contenitori per la raccolta differenziata;

Per recepire le diverse istanze in tema di sostenibilità, provenienti dal contesto universitario e dalla comunità fiorentina in generale, l’Università di Firenze ha istituito una struttura tecnica di monitoraggio, il Green Office; ha inoltre aperto un portale dedicato(Ateneo Sostenibile), attorno a cui si è sviluppato un gruppo di discussione a cui collaborano docenti e studenti.

Per sostanziare il proprio impegno sulle tematiche ambientali in collaborazione con altri soggetti e istituzioni, l’Università di Firenze ha aderito alla Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile (RUS) e all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS).

A Firenze, grazie ad un progetto Europeo, è stato aperto in via sperimentale lo sportello della scienza e della sostenibilità che permette ai cittadini di presentare domande e progetti di ricerca, che gli studenti devono sviluppare sotto la supervisione di un ricercatore. 

Per quanto concerne la didattica, l’Ateneo ha attivato alcuni corsi di laurea ed esami singoli che permettono agli studenti di formarsi come “specialisti in sostenibilità”, e di collocarsi così in diversi settori (ingegneristico, sociale, economico, agricolo, alimentare, medico, biologico, ecologico, etico e comunicativo). Sulla sostenibilità, è in fase di progettazione anche un percorso formativo post-laurea.

In materia di ricerca, l’Ateneo fiorentino partecipa a progetti nazionali ed internazionali, dedicati ad ambiti distinti: l’uso del suolo, l’agricoltura sostenibile, la salute umana, il tracciamento e la rimozione di sostanze inquinanti, la generazione di energia da fonti rinnovabili, il clima, l’etica e la bioetica.

In casa Unifi il tema dello sviluppo sostenibile permea anche il trasferimento tecnologico con iniziative che riguardano la formazione e l’aggiornamento, l’attività conto-terzi e la promozione degli spin off universitari. A questo proposito è significativo il numero di realtà imprenditoriali vicine al filone green con focus e approcci a carattere multidisciplinare (si opera, per esempio, sulla compensazione della CO2, su analisi microbiche, sicurezza geologica e ambientale, filiere alimentari, economia del mare, trasporti ed energia).