Università di Padova

La «Carta degli impegni di sostenibilità» dell’Università di Padova definisce gli obiettivi con un orizzonte quinquennale (2018-2022), mettendo in correlazione l’innovazione scientifico-tecnologica e le modalità gestionali, gli obiettivi e le misure da attuare, con un’attenzione
particolare agli aspetti comunicativi e al coinvolgimento di tutte le componenti della comunità universitaria. Il documento si articola in cinque linee di azione che si applicano ai diversi ambiti nei quali si esplica la sostenibilità ambientale, sociale ed economica (risorse, ambiente ed
energia, mobilità e trasporti, benessere, inclusione, pari opportunità, educazione).

Di seguito – per quanto riguarda la sostenibilità ambientale – alcuni dei risultati già ottenuti.

 Acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili: un risparmio stimato di circa 18.000
tonnellate di CO2, pari al 20% del totale delle emissioni di Ateneo.
Efficientamento energetico: dalla riqualificazione energetica di stabili
all’ammodernamento della dotazione impiantistica. Rientrano in queste azioni la sostituzione di impianti di illuminazione con tecnologia LED, installazione di impianti a fonti rinnovabili e un generale controllo con sensori e moderna tecnologia delle emissioni.
Carbon Footprint: inventario dei gas ad effetto serra (GHG) per la rendicontazione e
monitoraggio dell’«impronta di carbonio».
Edilizia sostenibile: l’Università di Padova è impegnata in un vasto programma di interventi di sviluppo edilizio che prevede un impegno economico di circa 175 milioni di euro nel triennio 2019-2021.In questo ambito, particolare importanza assumono alcuni progetti di recupero di spazi urbani, posti nel centro storico cittadino, che garantiscono,
attraverso una progettazione sostenibile, un alto livello qualitativo, diventando al contempo motore di rigenerazione urbana e infrastruttura strategica a disposizione dell’Ateneo.
 Mappatura delle aree verdi: l’Ateneo detiene un patrimonio verde ampio e rilevante, superiore ai 295mila metri quadrati, del quale fanno parte il più antico Orto Botanico universitario del mondo, fondato nel 1545 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, recentemente arricchito dal Giardino della biodiversità, progetto espositivo che include oltre 1.300 specie botaniche, e il giardino monumentale di Villa Revedin Bolasco, a Castelfranco Veneto.
 Nel nuovo polo umanistico, inaugurato il 30 settembre 2019, un’area di circa 15.000 mq a nord del centro storico che ospitava un tempo l’ospedale geriatrico della città, ed è il primo edificio gas free dell’Università di Padova, opera di efficientamento energetico che ha portato ad un abbattimento (-44%) delle emissioni di CO2.
 Azioni di mobilità sostenibile: fra queste ci sono incentivi, tramite rimborsi, all’utilizzo del trasporto pubblico locale e del servizio di bike sharing, finanziamento di un servizio di Night Bus notturno, in compartecipazione con il Comune di Padova, valido per dare un’alternativa con i mezzi pubblici agli spostamenti notturni dei cittadini.

Acquisti verdi: Unipd collabora a diversi tavoli a livello nazionale, regionale e comunale finalizzati a rafforzare le competenze degli operatori delle pubbliche amministrazioni addetti agli appalti e delle centrali di acquisto nell’utilizzo di procedure di Green Public Procurement (GPP) per l’integrazione di requisiti ambientali e sociali nella politica degli
acquisti e nella realizzazione di opere pubbliche sostenibili.
Economia circolare: oltre a integrare la sostenibilità nelle procedure di
approvvigionamento, l’Ateneo ha fatto propri i principi dell’economia circolare, impegnandosi a riutilizzare il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti.
Plastic free: progetto che prevede la sostituzione del materiale in plastica con alternative biodegradabili. Risparmio annuo stimato: 380mila bottigliette di plastica, 1,5 milioni di
bicchieri.
Dematerializzazione e digitalizzazione: l’Ateneo ha dato avvio alla digitalizzazione di molti processi amministrativi, dematerializzando completamente i flussi e ripensandoli in un’ottica di semplificazione e ottimizzazione. Ne sono esempi la digitalizzazione completa del flusso di adozione delle delibere e dei decreti (dalla proposta, alla firma, alla
conservazione), con l’adozione di procedure uniche a livello di Ateneo, la gestione digitale delle missioni e le autorizzazioni per incarichi esterni.
Gestione dei rifiuti: prevenzione, attenzione alla produzione e riciclo guidano la politica sui rifiuti in Ateneo. Nel 2018 l’88,28% dei rifiuti speciali è stato avviato a recupero.
Pubblicazioni dedicate alla sostenibilità: in tre anni, sono state 3.364.