Università degli Studi dell’Aquila

Copertina Rapporto Sostenibilità 2014-2019

In coerenza con il proprio statuto e con le Linee strategiche 2014-2019, l’Università degli Studi dell’Aquila considera le proprie attività volte a favorire lo sviluppo locale come un contributo alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) della comunità internazionale, indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Tali obiettivi ispirano tutte le attività dell’Ateneo in ambito locale, nazionale e internazionale, come illustrato nel recente Rapporto di Sostenibilità 2014-2019, di cui riportiamo una breve sintesi, corredata da materiale multimediale.


L’Ateneo ha intrapreso una serie di iniziative, al fine di costruire dei percorsi formativi che rispondano alla domanda di lavoro prevedibile nei prossimi anni, tramite accordi con le imprese, locali ed esterne, con le istituzioni, le organizzazioni sociali e gli altri potenziali datori di lavoro, che possano essere usati come fattore di attrazione per i nuovi studenti.
Tra il 2018-19 e il 2019-20 l’offerta formativa si è arricchita con quattro nuove lauree magistrali in lingua inglese e con una nuova laurea delle professioni sanitarie:

  • Applied Data Science
  • Atmospheric Science and Technology (LMAST)
  • Logopedia
  • Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale
  • Mathematical Modelling (programma di eccellenza Erasums MathMods)

Al tempo stesso, l’Ateneo ha rafforzato l’offerta formativa già disponibile, attraverso una costante revisione dei regolamenti e degli ordinamenti, la costituzione di percorsi di eccellenza, la formazione e l’aggiornamento dei docenti, le attività di orientamento, la valutazione della didattica. Azioni speciali sono state messe in campo per il tutoraggio e la didattica integrativa, il contrasto all’abbandono, la didattica per studenti con necessità speciali, la formazione di studenti detenuti.

Due esempi dei risultati conseguiti sono dati nelle Figure 12 e 15 del Rapporto di Sostenibilità, dove si notano un chiaro andamento crescente della quota di studenti che si iscrivono al secondo anno di corso con più di 40 CFU acquisiti (50% del totale nel 2017-18) e una quota di assegnazione di borse di studio che sfiora il 92% delle richieste.


Nel 2018 è stato pubblicato il primo Bilancio di genere dell’Università dell’Aquila, inserito tra i documenti del Comitato unico di garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Come è accaduto in molti altri atenei, il primo Bilancio di genere dell’Università dell’Aquila è limitato alla fase di auditing: esso offre un quadro descrittivo della situazione di genere in Ateneo, al 2018, ma non rialloca risorse, né suggerisce strategie, rinviandole al Piano di azioni positive, che comprende per il triennio 2019-2021:

  • iniziative di monitoraggio, coordinamento e rete;
  • iniziative di promozione dell’accesso delle ragazze alle carriere scientifiche;
  • iniziative per la comunicazione, la formazione e il linguaggio;
  • strategie di lotta alla discriminazione e di sensibilizzazione verso i temi di genere;
  • strategie per il miglioramento del benessere lavorativo e per una conciliazione vita privata/vita lavorativa.

Il primo Bilancio di genere dell’Università dell’Aquila restituisce, purtroppo, l’immagine di una realtà nella quale il problema della discriminazione di genere non è ancora risolto e incide pesantemente sulle scelte, sull’esistenza e sul lavoro delle persone. La presenza femminile nell’Ateneo aquilano è, in generale, abbastanza significativa: nel 2017, le donne rappresentano il 57% circa della popolazione complessiva. In linea con il dato nazionale, infatti, la componente femminile è maggiore di quella maschile nel corpo studentesco (57,8%) e nell’ambito del personale tecnico-amministrativo (57,3%), mentre la proporzione si inverte quando si prende in considerazione il personale docente. In quest’ultimo caso, infatti, il numero delle donne è sempre inferiore a quello degli uomini, sia ai livelli apicali della carriera accademica, sia nelle fasi di accesso a essa, con l’unica eccezione delle ricercatrici a tempo indeterminato. Ciò premesso, merita però di essere evidenziato che l’Ateneo aquilano è tra i pochissimi, in Italia, in cui l’incarico di Rettore è stato ricoperto da una donna nel sessennio 2014-2019.

Alcune istanze del Piano Azioni Positive sono già avviate, tra queste: Il Tavolo CRUI sulle questioni di genere, Il progetto “PinKamP – Le ragazze contano!” (vedi video a corredo), Le carriere “alias”.


L’Università dell’Aquila, di concerto con gli altri atenei regionali interessati, promuove un nuovo progetto su Cooperazione internazionale, migrazioni, sviluppo (CMS), tenendo conto delle linee prioritarie del MAECI per la collaborazione con le università e del lavoro svolto dai delegati CRUI alla cooperazione internazionale allo sviluppo (CIS). Tra le azioni già in essere ricordiamo:

  • Cooperazione internazionale, migrazioni, sviluppo
    • Partecipazione a iniziative di coordinamento
      • Coordinamento universitario per la cooperazione allo sviluppo
      • Adesione al documento CRUI in favore del Global Compact for Migration, “Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare”
      • Adesione alla rete delle Università per la Pace
    • Progetti per gli immigrati
      • Progetto per valorizzare la presenza dei migranti in Abruzzo, proposto dal Comitato Territoriale dell’Aquila dell’ARCI
      • I migranti come protagonisti dello sviluppo nei paesi di origine:
        • Progetto di “Appoggio alla formazione e alla creazione di posti di lavoro per giovani vulnerabili e senza diploma della città di Kinshasa” (IRED Africa)
        • Progetto di Museo etnografico, linguistico e geografico (Centre culturel et musée de la vallée du Logone, Yagoua, Camerun)
  • Cooperazione internazionale nelle attività di formazione
    • Capacity Building for Higher Education: 13 progetti, di cui 4 con ruolo di coordinamento
    • Partenariati strategici: 5 progetti, di cui 2 con ruolo di coordinamento.

Il ruolo dell’Università in tema di salute e benessere è multivalente e si dispiega su diversi piani operativi, in parte in autonomia e in parte in stretta collaborazione con il Sistema sanitario regionale. Le azioni messe in atto dall’Ateneo per l’Obiettivo Salute e Benessere comprendono:

  • Educazione sanitaria e formazione qualificata dei medici e di una molteplicità di altri operatori della sanità: 19 corsi di studio
  • Definizione di modelli organizzativi per rendere più efficienti ed efficaci i percorsi di prevenzione e di cura delle malattie negli ospedali e nel territorio, in stretta collaborazione con le Aziende sanitarie locali
  • Ricerca biomedica, specialmente traslazionale
  • Coinvolgimento del personale biomedico dell’Università nella terza missione (trials clinici e infrastrutture di ricerca e formazione medica).
  • Protocollo d’intesa tra la Regione Abruzzo, l’Università dell’Aquila e l’Università di Chieti-Pescara per lo svolgimento di attività assistenziali connesse alle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca
  • Centro di ricerca interdipartimentale di diagnostica molecolare e terapie avanzate

Il contributo al SDG7 dell’Ateneo aquilano nel periodo 2014-2019, può essere così sintetizzato:

  • Rilevazione dei consumi energetici dell’Ateneo
  • Iniziative di promozione del risparmio energetico
    • M’illumino di Meno – Caccia al kWh 
  • Programmi previsti nell’ambito del Gruppo di Lavoro Energia della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS):
    • Analisi dei dati energetici per il servizio calore degli atenei
    • Studio sull’introduzione di una misura del biossido di carbonio (CO2) per studente
    • Valutazione e condivisione di buone pratiche

L’Università dell’Aquila ha aderito al Gruppo di Lavoro RUS sui Cambiamenti climatici, costituito nel marzo del 2017, che vede la partecipazione di 63 atenei italiani. In quest’ambito l’Ateneo si sta apprestando a finalizzare il suo primo inventario delle emissioni di gas serra, in modo da fornire informazioni utili alla stesura del Piano Strategico dei prossimi anni, che comprenderà anche l’impegno per la riduzione delle emissioni ovvero la mitigazione dei cambiamenti climatici. Nelle sue attività di ricerca, l’Ateneo è anche attivo per migliorare la base informativa utile alle strategie di Adattamento ai cambiamenti climatici. L’Ateneo propone e partecipa con regolarità a eventi divulgativi e discussione pubbliche sul tema dell’emergenza climatica (anche grazie alla presenza di un Centro di Eccellenza per lo studio dell’atmosfera, il CETEMPS), ad esempio, aderendo alle iniziative legate ai #FridaysForFuture.


La particolare posizione geografica, la storia geologica e paleoclimatica e l’elevata varietà ambientale hanno contribuito in Abruzzo all’evoluzione di una biodiversità animale e vegetale tra le più interessanti ed esclusive non solo dell’Italia ma dell’intera Europa. Le aree protette rappresentano circa il 30% del territorio regionale e comprendono l’ormai storico Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale della Maiella, il Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il Parco regionale del Sirente-Velino e oltre 20 aree protette disseminate su tutto il territorio regionale. Questo, storicamente, fa dell’Abruzzo la “regione verde d’Europa”.
Oltre ai corsi dedicati ai temi della conservazione ambientale, l’Ateneo è interlocutore primario nelle iniziative di politica ambientale, contribuisce alla ricostruzione delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-17, nella prospettiva della sua sostenibilità ambientale, partecipa alla valorizzazione economica del turismo ambientale.


L’Università dell’Aquila ha contribuito al processo di progettazione e realizzazione della Carta di Pescara dell’industria sostenibile. Si tratta di uno strumento di politica industriale che la Regione Abruzzo si è data per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica presso le aziende operanti nel suo territorio. Ha messo in campo delle norme di gestione degli appalti dell’Ateneo con criteri di sostenibilità.

Nell’ambito del monitoraggio, della prevenzione e dell’uso dei rifiuti si impegna nella gestione e smaltimento differenziato dei rifiuti; in iniziative per la diffusione della cultura della raccolta differenziata, ha aderito alla campagna #StopSingleUsePlastic ed è all’opera per installare dei distributori di acqua potabile in tutte le sedi dell’Ateneo. Aderisce alla rete RUS sui rifiuti.
Nel settore di mobilità e trasporti pubblici, l’Ateneo aderisci al gruppo di lavoro RUS sulla mobilità, ad esempio partecipando all’indagine sugli spostamenti e sulla mobilità condivisa nelle università italiane, sviluppa scenari della mobilità per la città dell’Aquila in interlocuzione con gli Enti locali, ha recentemente costituito un Centro interdipartimentale sui trasporti e la mobilità sostenibile (Citrams).


L’Università svolge con responsabilità la funzione identitaria degli atenei, nella città che la ospita, L’Aquila, «città della conoscenza» aperta all’integrazione internazionale. Innanzitutto con numerose iniziative culturali a carattere periodico: Street Science, Pint of Science, «Tandem linguistici», «Quarti d’ora accademici della musica» e molti altri. Collabora con le istituzioni locali per il processo di ricostruzione, ad esempio nell’ambito di iniziative come “Territori Aperti: Dati, conoscenze e lavoro per il progresso delle aree colpite da calamità naturali”, o con lo sviluppo del sistema informativo integrato nella rete europea SoBigData.

L’Ateno contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale della città ad esempio con:

  • Progetto per la Biblioteca «Salvatore Tommasi»
    • Centro italiano di studi storici e geografici sull’Appennino
    • Adesione alla rete Digital Cultural Heritage
    • Accordo con Italia Nostra per l’Osservatorio sui patrimoni culturali
    • Valorizzazione del patrimonio culturale tramite le ICT (INCIPICT)

E’ inoltre in fase di progettazione un nuovo incubatore della creatività a Palazzo Carli, ex sede dell’Ateneo in fase di ricostruzione post-sisma.


Il modello di ateneo-laboratorio, scelto dall’Università dell’Aquila come strategia per rafforzare la sua capacità di attrazione, accentuandone il ruolo di ateneo residenziale e facendone l’asse portante dei programmi di sviluppo del suo sistema urbano, è basato sulla valorizzazione delle funzioni imprenditoriali dell’università, in campo culturale, economico e sociale. La relativa attività di trasferimento tecnologico si traduce, tra le altre, in:

  • promozione di attività di ricerca conto terzi e creazione di imprese
  • 21 brevetti con titolarità (totale o parziale) dell’Ateneo
  • Progetti di trasferimento tecnologico a favore di imprese
  • Business plan competitions
  • 14 spin off universitari
  • Progetto ProMiSE per il potenziamento e capacity building degli uffici di trasferimento tecnologico

Particolarmente prolifica è l’attività relativa alla diffusione delle tecnologie digitali, con il supporto alle istituzioni locali, al sistema sanitario e al sistema scolastico nel processo di digitalizzazione dei servizi e la Digital Cities Challenge e la strategia di trasformazione digitale per L’Aquila. Nella figura sottostante riportiamo la linea del tempo dei principali programmi per la diffusione delle ICT tra le imprese locali messi in campo dall’Ateneo dal 2014.

Altri esempi di attività che contribuiscono ai SDG 8-9 sono:

  • Progetti in collaborazione con il Polo regionale di innovazione Automotive
  • Progetti di ricerca in collaborazione con il Distretto Tecnologico “Innovazione tecnologica, Qualità e Sicurezza degli Alimenti”
  • Progetti di ricerca sulla riutilizzazione dei rifiuti industriali
  • ORIGAMI: Bioraffineria integrata per la produzione di biodiesel da microalghe
  • Collaborazione con la Regione Abruzzo per le politiche di sviluppo

La posizione dell’Ateneo nelle principali graduatorie internazionali

L’organizzazione sotto la chiave di lettura degli Obiettivi dell’Agenda 2030 porta i suoi frutti anche in termini di qualità dell’Ateneo come riflesso nei ranking internazionali delle Università, tra i quali citiamo:

  • Academic Ranking of World Universities 2019 (ShanghaiRanking Consultancy):
    • 28° posto in Italia e 601-700° nel mondo
  • THE Teaching 2019 (Times Higher Education):
    • 21° posto in Italia e 202° posto in Europa
  • UI GreenMetric World University Ranking (Universitas Indonesia):
    • 8° posto in Italia e 148° nel mondo
  • University Impact Rankings 2019 (Times Higher Education):
    • 3° posto in Italia e 78° nel mondo